Affreschi dell’XI-XII secolo

Gli affreschi, che decorano tutto l'ambiente, corrono lungo due fasce parallele sulle pareti della navata centrale, si ritrovano sui pennacchi dei pilastri e sui sottarchi, mentre, nelle due navate laterali, sulla parete che le separa dalla navata centrale, si ritrovano consistenti porzioni d'affresco e significativi lacerti sulla controfacciata, in corrispondenza dell'abside laterale destra. I brani pittorici, se pure presentino evidenti differenze stilistiche, tecnicamente sono riconducibili al Basso Medioevo in linea con l'attribuzione a maestranze attive nel XIII secolo.

Infiltrazioni meteoriche e dissesti statici sono all'origine delle deformazioni e delle fessurazioni estese, in alcuni casi, fino alla struttura muraria con diffusi distacchi di affreschi e intonaci dal supporto murario, parzialmente oggetto di pregressi consoidamenti e risarcimenti in malta. I dipinti sono stati oggetto di ripetuti interventi di manutenzione; l'ultimo restauro risale al 1985.

I lavori sono stati preceduti dall'analisi chimico fisica di alcuni campione e dalla mappatura fotografica degli affreschi. Prima delle operazioni di pulitura si è effettuto il preconsolidamento della pellicola pittorica nelle zone interessate da fenomeni di decoesione e perdita di adesione. L'asportazione dei depositi superficiali di polvere è stata effettuta lavando la superfice con spugne naturali imbevute d'acqua distillata, con interposto doppio foglio di carta giapponese. Successivamente si è proceduto con una pulitura ad impacco. In presenza di concrezioni e nero fumo la superficie dipinta è stata messa a contatto con il reagente, per un tempo prolungato attestato intorno a 20 minuti, impiegando come supportante polpa di cellulosa e sepiolite con interposto foglio di carta giapponese. Le porzioni di intonaco staccate sono state fatte aderire al supporto murario, mediante la creazione di giunti di collamento in resina vinilica e l'inserimento, all'occorrenza, di perni in resina termoplastica. Effettuato il consolidamente, lacune e interruzioni di continuità sono state risarcite con un impasto di calce spenta, sabbia e carbonato di calcio riproducendo il colore e la tessitura granulometrica dell'intonachino.

Direzione tecnica: Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia

Dove si trova: https://www.openstreetmap.org/way/36684617

Luogo
Stato lavoro
Conclusi
Certificazione
Anno
2017 2018